E' andata via. Per sempre.
L'ho vista caricare sopra un carro attrezzi che non le tributava il giusto merito.
I suoi occhi stanchi. Il suo colore ormai sbiadito. Le sue forme ormai fuori moda.
Per me era la macchina perfetta. Io le macchine da bambino sapevo disegnarle solo così.
Era lei. La mia Volvo.
Chi ha avuto la fortuna di sfiorarla sa bene a cosa mi riferisco.
Io di mio padre non parlo mai.
E' una forma di rispetto. Soprattutto nei vostri confronti.
La Volvo era l'unica cosa di lui che sentissi veramente mia.
Quel tocco di metallo, aveva un'anima.
Nei suoi continui cigolii mi parlava.
E mi piace pensare che quell'anima non mi abbandonerà.
Io vi chiedo scusa per tutte quelle volte in cui vi ho costretto a momenti di puro terrore in sua compagnia, ma lei ero io.
Chi non amava lei, non poteva amare me.
E quindi io non posso che ringraziarvi di tutto questo amore.
Non ci ha mai abbandonato, e di sicuro non lo farà ora.
Un abbraccio.
Claudio.
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1 commento:
Resterà sempre nel nostro cuore, e per lei il codice farà un'eccezione e anche se è morta se ne potrà parlare sempre. Volvo forever!
Un abbraccio
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