Ciao, schizzi d'arcobaleno! Come state?
Io sono da poco tornato dal mio allenamento.
A piedi nudi mi rilasso. Ne assaporo i benefici sotto la pelle.
Sto con voi.
Ne ho bisogno.
Il ricordo di ieri sera è ancora limpido in me.
Per quello che è stato, ma sopprattutto per quello che, a sentire le dichiarazioni della vigilia, avrebbe dovuto essere.
Le premesse erano per una serata alla grande.
Le premesse, come al solito, erano solo false illusioni.
Brad Pitt, incommensurabile nella sua personalissima via per ricercare la propria felicità e, nello stesso tempo la nostra, ha avuto per tutta la settimana un fastidiosissimo grillo che gli saltava da un orecchio all'altro.
Doveva farsi perdonare l'assenza delle tre amiche di Monza all'aperitivo di domenica.
Credetemi, nonostante glielo avessimo deliberatamente fatto credere, per noi non era affatto necessario.
No, non parlerei di una vigliaccata nei confronti di un caro amico, io lo definirei piuttosto un piccolo ed innocente fraintendimento.
Così, come vi dicevo, per tutta la settimana il suo chiodo penetrante è stato quello di organizzare una superserata.
Indimenticabile ed illuminata.
Con le tre ragazze di Monza in prima fila.
Doveva farcela. Ad ogni costo.
Per noi. Per se stesso.
Sarebbe stato il suo capolavoro. La sua Cappella Sistina.
Mi immaginavo i suoi occhi pieni di gioia nel vedere la sua creatura, poi magari resa eterna da una pagina scritta.
Come uno Steve Tyler, brutto come la GrandePunto, al cospetto di sua figlia Liv, bella come la Volvo.
Un piccolo dettaglio: se in questo preciso istante il pensiero della monaca dei Promessi Sposi vi sta sfiorando leggermente il pensiero, allora siete sulla buona strada per capire il suo ed il nostro entusiasmo.
Questa volta non ci avrebbe deluso.
Lavorava in silenzio. Sotto coperta.
Giocava d'astuzia. Non di forza.
Sarebbero cadute presto nella sua rete.
A noi solo il compito di attendere l'annuncio ufficiale.
E noi ne eravamo sicuri.
Presto un suo messaggio avrebbe raggiunto i nostri telefoni.
E così è stato.
Brad:"Domani sera in C.so ci sono 5 amiche mie di Monza..Ci troviamo alle 22.30 davanti al Toqueville." (ndr. Il messaggio è personale, e non compare nella sua interezza)
Il suo capolavoro prendeva forma. Le ragazze erano addirittura cinque, non tre.
Ero al lavoro. Leggo il messaggio. Alzo la testa. Ci ho creduto.
Mattia dei Palazzi era di fronte a me.
Io:"Cosa fai domani sera?"
Mattia:"Paccheranno!"
Il giorno dopo, un altro messaggio.
Brad:"E' finito il malocchio! Stasera ci sistemiamo...C'è anche quella con il coniglietto di playboy tatuato sulla patata...Chi entrerà nella tana del BianConiglio?"
Ero al lavoro. Leggo il messaggio. Alzo la testa. Ci ho ricreduto.
Mattia dei Palazzi, come sempre, era di fronte a me.
Io:"Cosa fai stasera?"
Mattia:"Paccheranno!"
Ecco a voi servita la falsa illusione.
Poco dopo. L'ultimo messaggio.
Brad:"Era troppo bello per essere vero..Il malocchio non è finito..Stasera niente monzesi...Cosa facciamo?"
Ero al lavoro. Leggo il messaggio. Alzo la testa, ma la riabbasso subito.
Mattia dei Palazzi, purtroppo, era di fronte a me.
Mattia:"Non parli? Hanno paccato eh?"
Ebbene si. Il Batman dei palazzi ci aveva preso anche questa volta.
Non c'è niente da fare. Non sbaglia mai.
Lui la vita la conosce. Lui la vita la sa.
E per me, averlo accanto in ogni istante della giornata è un vero piacere.
Io sono pazzo per la vita. Ne sono totalmente assuefatto.
E quando sei così innamorato di una cosa, come lo sono io, sei disposto ad accettare tutto. Sempre.
I bisbigli e le urla. Le carezze e le bastonate.
A volte però è dura, lo ammetto.
Non sono un eroe, e non mi piace apparire più forte, o comunque diverso da quello che sono.
Ci sono momenti in cui mi sembra di non capire nulla.
In cui mi chiedo mille volte il perchè certe cose mi siano date per poi essermi sottratte senza che nemmeno io abbia fatto in tempo a scartarle.
A volte le cose sono così semplici, da sembrarmi così ingarbugliate da stringermi il collo.
Quando è così. C'è ben poco da fare.
Mi siedo. E aspetto.
Qualcosa succederà.
Tanto, il "Codice dei Palazzi" ha sempre una risposta per tutto.
Ad esempio, lo sapevate che il "Codice dei Palazzi" ha un'unica unità di misura in cui quantifica ogni cosa?
Dalle lunghezze. Ai sentimenti.
Siete curiosi?
Immagino di si.
Tranquilli, non si tratta di nessuna barra in platino-iridio saltata fuori dopo un complicatissimo calcolo, contenuta gelosamente chissà dove.
Come sapete, queste erano le scemate che ci raccontavano a scuola.
La vita è tutt'altro.
L'unità di misura per eccellenza si trova a Rho. Via Capuana, 50.
Cos'è?
E' il palazzo per eccellenza.
Io sono da poco tornato dal mio allenamento.
A piedi nudi mi rilasso. Ne assaporo i benefici sotto la pelle.
Sto con voi.
Ne ho bisogno.
Il ricordo di ieri sera è ancora limpido in me.
Per quello che è stato, ma sopprattutto per quello che, a sentire le dichiarazioni della vigilia, avrebbe dovuto essere.
Le premesse erano per una serata alla grande.
Le premesse, come al solito, erano solo false illusioni.
Brad Pitt, incommensurabile nella sua personalissima via per ricercare la propria felicità e, nello stesso tempo la nostra, ha avuto per tutta la settimana un fastidiosissimo grillo che gli saltava da un orecchio all'altro.
Doveva farsi perdonare l'assenza delle tre amiche di Monza all'aperitivo di domenica.
Credetemi, nonostante glielo avessimo deliberatamente fatto credere, per noi non era affatto necessario.
No, non parlerei di una vigliaccata nei confronti di un caro amico, io lo definirei piuttosto un piccolo ed innocente fraintendimento.
Così, come vi dicevo, per tutta la settimana il suo chiodo penetrante è stato quello di organizzare una superserata.
Indimenticabile ed illuminata.
Con le tre ragazze di Monza in prima fila.
Doveva farcela. Ad ogni costo.
Per noi. Per se stesso.
Sarebbe stato il suo capolavoro. La sua Cappella Sistina.
Mi immaginavo i suoi occhi pieni di gioia nel vedere la sua creatura, poi magari resa eterna da una pagina scritta.
Come uno Steve Tyler, brutto come la GrandePunto, al cospetto di sua figlia Liv, bella come la Volvo.
Un piccolo dettaglio: se in questo preciso istante il pensiero della monaca dei Promessi Sposi vi sta sfiorando leggermente il pensiero, allora siete sulla buona strada per capire il suo ed il nostro entusiasmo.
Questa volta non ci avrebbe deluso.
Lavorava in silenzio. Sotto coperta.
Giocava d'astuzia. Non di forza.
Sarebbero cadute presto nella sua rete.
A noi solo il compito di attendere l'annuncio ufficiale.
E noi ne eravamo sicuri.
Presto un suo messaggio avrebbe raggiunto i nostri telefoni.
E così è stato.
Brad:"Domani sera in C.so ci sono 5 amiche mie di Monza..Ci troviamo alle 22.30 davanti al Toqueville." (ndr. Il messaggio è personale, e non compare nella sua interezza)
Il suo capolavoro prendeva forma. Le ragazze erano addirittura cinque, non tre.
Ero al lavoro. Leggo il messaggio. Alzo la testa. Ci ho creduto.
Mattia dei Palazzi era di fronte a me.
Io:"Cosa fai domani sera?"
Mattia:"Paccheranno!"
Il giorno dopo, un altro messaggio.
Brad:"E' finito il malocchio! Stasera ci sistemiamo...C'è anche quella con il coniglietto di playboy tatuato sulla patata...Chi entrerà nella tana del BianConiglio?"
Ero al lavoro. Leggo il messaggio. Alzo la testa. Ci ho ricreduto.
Mattia dei Palazzi, come sempre, era di fronte a me.
Io:"Cosa fai stasera?"
Mattia:"Paccheranno!"
Ecco a voi servita la falsa illusione.
Poco dopo. L'ultimo messaggio.
Brad:"Era troppo bello per essere vero..Il malocchio non è finito..Stasera niente monzesi...Cosa facciamo?"
Ero al lavoro. Leggo il messaggio. Alzo la testa, ma la riabbasso subito.
Mattia dei Palazzi, purtroppo, era di fronte a me.
Mattia:"Non parli? Hanno paccato eh?"
Ebbene si. Il Batman dei palazzi ci aveva preso anche questa volta.
Non c'è niente da fare. Non sbaglia mai.
Lui la vita la conosce. Lui la vita la sa.
E per me, averlo accanto in ogni istante della giornata è un vero piacere.
Io sono pazzo per la vita. Ne sono totalmente assuefatto.
E quando sei così innamorato di una cosa, come lo sono io, sei disposto ad accettare tutto. Sempre.
I bisbigli e le urla. Le carezze e le bastonate.
A volte però è dura, lo ammetto.
Non sono un eroe, e non mi piace apparire più forte, o comunque diverso da quello che sono.
Ci sono momenti in cui mi sembra di non capire nulla.
In cui mi chiedo mille volte il perchè certe cose mi siano date per poi essermi sottratte senza che nemmeno io abbia fatto in tempo a scartarle.
A volte le cose sono così semplici, da sembrarmi così ingarbugliate da stringermi il collo.
Quando è così. C'è ben poco da fare.
Mi siedo. E aspetto.
Qualcosa succederà.
Tanto, il "Codice dei Palazzi" ha sempre una risposta per tutto.
Ad esempio, lo sapevate che il "Codice dei Palazzi" ha un'unica unità di misura in cui quantifica ogni cosa?
Dalle lunghezze. Ai sentimenti.
Siete curiosi?
Immagino di si.
Tranquilli, non si tratta di nessuna barra in platino-iridio saltata fuori dopo un complicatissimo calcolo, contenuta gelosamente chissà dove.
Come sapete, queste erano le scemate che ci raccontavano a scuola.
La vita è tutt'altro.
L'unità di misura per eccellenza si trova a Rho. Via Capuana, 50.
Cos'è?
E' il palazzo per eccellenza.
Così ora sapete che se vi chiedono:
"Quanto sarà alto quell'abete laggiù?"
La vostra risposta non potrà che essere:
"Al massimo cinque piani del 50!"
Oppure:
"Quanto manca alla fine della partita?"
"Dani tieni duro, tra tre piani del 50 finisce tutto!"
Per dire che siete un po' giù di tono, potrete usare l'espressione:
"Mi sento un po' al piano terra del 50!"
Per dire che siete affamati:
"Mi mangerei dodici piani del 50!"
E via di seguito...
Infine non dimenticatevi mai dei sottomultipli:
"Guarda quel bambino, sarà alto al massimo tre gradini del 50!"
"Ci ho messo pochissimo, non più di uno zerbino del 50!"
Il Codice dei Palazzi.
What else?
Ma torniamo a bomba a noi.
Alla serata di ieri.
Brad aveva fallito.
Ma prendere un po' di pioggia ci avrebbe fatto bene comunque.
Saremmo andati al SanBarth. A Rescaldina.
L'appuntamento era alle 21.45 sotto casa mia.
AleBerta alla guida della mitica NonnaMobile con tanto di fazzolettino svolazzante sulle prese d'aria ad indicarci l'autonomia di ossigeno nell'abitacolo, Brad Pitt con le sue fiammanti mini-sigarette ricevute in regalo da mio zio Pier ed infine io.
Alla rotonda di Saronno ci saremmo uniti a Tuccio.
No non dimentico nessuno.
Ragazze. Niente.
Rivedere Tuccio è sempre un vero piacere.
Lui è il nostro baluardo contro i cattivi.
E' un ufficiale della Marina Militare. Elicotterista.
A breve lo faranno Tenente, ma quando gioca a pallone con la selezione
del suo corpo è "Il Capitano".
"Fammi volare Capitan senza una meta
tra i pianeti sconosciuti per rubare a chi ha di più
Nel suo occhio c'è l'azzurro, nel suo braccio acciaio c'è,
nero è il suo mantello, mentre il cuore bianco è...
Capitan Harlock!"
Per noi è come avere un figlio che studia in un collegio in Svizzera.
Ogni volta che, dopo un mese passato a lottare con straordinari e trasferte,
mi arriva lo stipendio e l'occhio mi cade su tutti quei soldi trattenuti dallo Stato, mi
viene da pensare:
"Ma porca pu...No, dai non fare così. E' per Tuccio. Lui è in Marina. Gli servono le scarpette pulite, la benza per l'elicottero, le matite appuntite..."
E li mi calmo...
Poi quando torna a casa, e ci racconta della sua sfavillante carriera, non possiamo che esserne felici.
Per un figlio si fa questo ed altro...ma sempre a patto che la pagella continui ad essere così buona.
Sia ben chiaro.
Entriamo al SanBarth.
Desolatamente vuoto. Come noi.
La cameriera ci rassicura.
"Qui la vita comincia a mezzanotte!"
"Davvero?"
Rescaldina bellavita. Infatti la troupe di Lucignolo è sempre qua!
Ma và...!!
I mojiti erano tremendi. E l'odore era infernale.
La pioggia aveva risvegliato il mostro della biologica del locale. E io me ne sentivo avvolto.
Rescaldina dolce aroma.
Arriva mezzanotte. Quindi l'una.
Ma di Rescaldina bellavita, nemmeno l'ombra.
Scappiamo a casa di corsa.
Forse ho trovato un modo per trovare sonno la sera.
Salutiamo Tuccio, e ci riposizionamo sulla NonnaMobile di AleBerta.
Ci guardiamo negli occhi.
AleBerta:"La Mari ci ha invitato nella sua mansarda, andiamo?"
Brad:"Siiiiiii!!! Ci penso io, la chiamo e le dico che arriviamo"
La Mari al telefono con Dani ci ha rimbalzato.
Non era la serata di Brad Pitt.
Pazienza.
Oggi è Sabato, credo che stasera mi prenderò le ferie e starò a casa.
Ora vi lascio. Ma tornerò presto.
Sapete, di recente mi hanno portato sul tetto del 50.
Sono qui solo.
Seduto. Aspetto.
Qualcosa succederà.
Non avete idea di come sia meraviglioso il mondo da quassù.
Tra poco, il sole si abbasserà.
Ci sarà un trionfo di colori indescrivibile.
E io questo spettacolo non intendo proprio perdermelo.
Un ultima cosa, non vorrei che Steve Tyler si sia offeso per quella storia della GrandePunto.
Facciamo così, mi metto una mano sul cuore e rendo immortale anche lui.
Per cortesia, silenzio.
Come and save me tonight
I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you're far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure
Vi abbraccio.
Claudio.
3 commenti:
Si sa che le cose migliori arrivano quando meno te le aspetti. Alla fine sono riuscito ad uscire con le amiche monzesi, ieri sera erano in 4 e tutte belle come il sole. Serata all'Eleven in C.so Como.. ma questa è un'altra storia, forse un'altra mail. Baci
Bravo, e ce lo dici ora?! Ma almeno hai visto il coniglietto?
lo sanno tutti che a Rescaldina Sud quando fa brutto tempo c'è quella dolce aroma della discarica di Cerro...hihi...principianti...
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