Come Eddie Merckx a duecento metri dall'arrivo...
Come Eddie Merckx a duecento metri dall'arrivo, la mia testa è lucida e le mie gambe girano a mille. Il traguardo è qui davanti a me. Vicino come non lo è mai stato.
Ma in questi attimi, in cui la soddisfazione personale è paragonabile per intensità solo alla stanchezza e allo sforzo profuso, non posso che alzare la testa, e chiamare accanto a me coloro i quali questa corsa l'hanno vissuta al mio fianco, condividendo con essi tale momento. La mia squadra.
Il primo pensiero corre veloce verso la mia famiglia. Mia madre, Elisabetta, mio padre, Andrea, mio zio, Pier, i miei fratelli, Alberto e Maurizio e mia sorella, Antonella. Non avete mai mancato. E so che mai mancherete. I veri eroi siete voi.
Un caloroso abbraccio ai miei zii Rosanna, Antonietta, Ermanno, Paola e Antonio e i miei cugini Rossella, Bruna, Mirko, Davide, Walter, Jacopo, Alice, Luca e Paolo. Non vi è mai mancata una parola d'incoraggiamento o di conforto, accompagnata spesso da una merenda di quelle giuste. Di questo ve ne sarò eternamente grato.
Un pensiero speciale è rivolto a te Federica. Fè come ti chiamo io, o forse Fedi, come non ti piace essere chiamata. Vivere accanto a te è un onore e un piacere. Ogni giorno.
Carissimi Dani, Checco, Tuccio, Aleberta, Greg, Sara, Paola, Romy, Luçio, Lele, Mattia, Mauro e Nico. Tutto questo è anche vostro.
E a tutti voi. Miei splendidi compagni di viaggio che sentite di appartenere a questa storia, grazie di cuore.
...Come Eddie Merckx a cinquanta metri dall'arrivo, con il gruppo alle spalle, le braccia al cielo, ma con la testa già rivolta alla tappa di domani.
Claudio
Come Eddie Merckx a duecento metri dall'arrivo, la mia testa è lucida e le mie gambe girano a mille. Il traguardo è qui davanti a me. Vicino come non lo è mai stato.
Ma in questi attimi, in cui la soddisfazione personale è paragonabile per intensità solo alla stanchezza e allo sforzo profuso, non posso che alzare la testa, e chiamare accanto a me coloro i quali questa corsa l'hanno vissuta al mio fianco, condividendo con essi tale momento. La mia squadra.
Il primo pensiero corre veloce verso la mia famiglia. Mia madre, Elisabetta, mio padre, Andrea, mio zio, Pier, i miei fratelli, Alberto e Maurizio e mia sorella, Antonella. Non avete mai mancato. E so che mai mancherete. I veri eroi siete voi.
Un caloroso abbraccio ai miei zii Rosanna, Antonietta, Ermanno, Paola e Antonio e i miei cugini Rossella, Bruna, Mirko, Davide, Walter, Jacopo, Alice, Luca e Paolo. Non vi è mai mancata una parola d'incoraggiamento o di conforto, accompagnata spesso da una merenda di quelle giuste. Di questo ve ne sarò eternamente grato.
Un pensiero speciale è rivolto a te Federica. Fè come ti chiamo io, o forse Fedi, come non ti piace essere chiamata. Vivere accanto a te è un onore e un piacere. Ogni giorno.
Carissimi Dani, Checco, Tuccio, Aleberta, Greg, Sara, Paola, Romy, Luçio, Lele, Mattia, Mauro e Nico. Tutto questo è anche vostro.
E a tutti voi. Miei splendidi compagni di viaggio che sentite di appartenere a questa storia, grazie di cuore.
...Come Eddie Merckx a cinquanta metri dall'arrivo, con il gruppo alle spalle, le braccia al cielo, ma con la testa già rivolta alla tappa di domani.
Claudio
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